martedì 15 gennaio 2013

ABBANDONARE LA PROPRIA VOLONTA'


“Le paure diminuiscono e la fede comincia a crescere, via via che comprendiamo il vero significato della resa. Adesso non lottiamo più contro la paura, l’ira, la colpa, l’autocommiserazione e la depressione.

Testo base NA pag. 31

La resa è l’inizio di una nuova vita.

Guidati principalmente dalla nostra volontà, continuavamo a chiederci se avevamo raggiunto tutti i nostri scopi, se avevamo manipolato nel modo giusto una certa persona per raggiungere i nostri fini, se avevamo per caso tralasciato qualche dettaglio nei nostri sforzi per controllare e manovrare il mondo.

A volte temevamo che i nostri schemi potessero fallire, ci sentivamo arrabbiati o auto commiserevoli se ciò accadeva oppure colpevoli quando li portavamo a compimento.

Era dura vivere di ostinazione, ma non conoscevamo nessun altro modo. Non che arrendersi sia sempre facile. Al contrario, arrendersi può essere molto difficile, specialmente all’inizio. Ora è più facile credere in Dio, un Potere capace di guidare la nostra vita, che credere solo in noi stessi con le nostre vite ingovernabili.

E più ci arrendiamo, più diventa facile. Quando affidiamo la nostra volontà e la nostra vita alla cura di un Potere Superiore, tutto ciò che dobbiamo fare è la nostra parte, nel modo più responsabile e coscienzioso di cui siamo capaci. Allora possiamo lasciare i risultati al nostro Potere Superiore.

Arrendendoci, agendo con fede e vivendo le nostre vite in accordo con i semplici principi spirituali di questo programma, possiamo smettere di preoccuparci ed iniziare a vivere.

Solo per oggi: Abbandonerò la mia volontà. Cercherò di conoscere la volontà di Dio nei miei riguardi e di trovare la forza di eseguirla. Lascerò i risultati nelle mani del mio Potere Superiore.

Nessun commento: